fotografia terapeutica
Avete mai pensato di usare la macchina fotografica o uno smartphone per scoprire voi stessi?
L’autoritratto fotografico permette di osservarsi da un altro punto di vista e diventa un mezzo per far emergere le proprie emozioni e i propri vissuti. Permette di ri-connettersi al proprio corpo per osservarlo e ascoltarlo. Ma non solo. Attraverso la pratica dell’autoritratto alleneremo la nostra creatività, motore indispensabile per avere una vita piena e stimolante.
Nel saggio di Carlo Riggi, psicoterapeuta e fotografo, si dice: “La fotografia serve a far vedere quel che non si vede, a far esistere quel che non c’è, a rendere conoscibile l’inconoscibile. Quando l’invisibile si è fatto visibile, in quel preciso istante un pezzo di mondo è morto ed è rinato altrove”.
Questo percorso intende dunque sensibilizzare i partecipanti ad una maggiore consapevolezza del loro mondo emotivo e sviluppare il loro pensiero creativo. Grazie ad un’osservazione “meditativa” del proprio corpo, la pratica dell’autoritratto permette di considerare oltre agli elementi fisici anche quelli più inconsci e permette di trasformare il proprio vissuto in arte per osservarlo, ascoltarlo e viverlo.
Perché iscriversi
– Sviluppare maggiore consapevolezza
– Esprimere sentimenti ed emozioni
– Vedere il corpo come oggetto di studio e riflessione
– Conoscere persone nuove in un clima sereno e senza giudizio
– Sviluppare la creatività di ciascun partecipante attraverso la fotografia
I percorsi di fotografia terapeutica attualmente proposti sono:
Mini LAB di avvicinamento alla pratica dell’autoritratto
L’autoritratto come pratica per percepire e riconoscere se stessi
L’autoritratto come pratica per percepire e riconoscere se stessi – MODULO 2
Autoritratto e Stereotipi di genere (Progetto attualmente in progress)
Selfie VS Autoritratto (per under 25)
