Duane Michals

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Duane Michals (nato nel 1932 a McKeesport, Pennsylvania) è una figura chiave della fotografia contemporanea, noto per il suo stile fortemente narrativo e concettuale che ha rivoluzionato il linguaggio fotografico tradizionale. A partire dagli anni ’60, Michals ha introdotto un uso innovativo della sequenza fotografica, impiegata non per documentare la realtà, ma per esplorare emozioni, ricordi, sogni, temi metafisici e stati interiori.

 

La sua opera si distingue per l’integrazione di testo scritto a mano direttamente sulle fotografie, in forma di poesie brevi, riflessioni personali o didascalie poetiche, rompendo così il silenzio convenzionale della fotografia. Alcuni dei suoi lavori più noti, come la fotografia qui sopra riportata Things are Queer (1973) o The Spirit Leaves the Body (1968), sfidano la percezione lineare del tempo e l’idea che la fotografia debba essere “verità oggettiva”. In questi racconti fotografici, spesso surreali o filosofici, Michals indaga concetti come l’identità, la morte, l’amore, la spiritualità e l’invisibile.

A metà degli anni ’70 inizia ad inserire testi manoscritti ai margini delle proprie sequenze che si fanno col tempo sempre più elaborate. A metà degli anni ’80 inserisce disegni e interviene pittoricamente sulle immagini.

 

“La maggior parte del lavoro è fatta nella mia testa. Quindi, quando si tratta di scattare davvero, è molto facile. Posso fare tutto in un’ora“. -D.Michals

Una delle caratteristiche distintive delle opere di Michals è l’uso di sequenze fotografiche per raccontare storie rivelano narrazioni complesse e spesso poetiche. Questo approccio consente a Michals di esplorare il flusso del tempo e la trasformazione, elementi centrali nei suoi racconti visivi. Le sue parole spesso amplificano il significato delle immagini, creando una sinergia tra testo e visivo che è sia lirica che filosofica.

 

Fonti:

Wikipedia

MoMA (Museum of Modern Art)

Duane Michals Interview – Magnum Photos

Art21

The Met Museum

Michals, Duane. Things Are Queer. Aperture, 1973.

Le fotografie sono state prese dal web e utilizzate esclusivamente a fini formativi.

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