Joan Fontcuberta

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Joan Fontcuberta (Barcellona, 1955) è uno dei più influenti artisti e teorici contemporanei della fotografia. Nato in Catalogna, si è formato in ambito giornalistico e pubblicitario, per poi dedicarsi alla ricerca artistica, con uno sguardo sempre critico nei confronti dei meccanismi della comunicazione visiva e del potere delle immagini.

 

 

Joan Fontcuberta – “Sputnik”

La sua opera si muove tra fotografia, installazione, scrittura e teoria, con un tratto distintivo: smascherare l’illusione di verità che spesso accompagna il medium fotografico. Fontcuberta mette in scena finzioni credibili, pseudo-documentari, archivi inventati, mescolando rigore scientifico e immaginazione. In questo modo obbliga lo spettatore a interrogarsi sul rapporto tra realtà, rappresentazione e credibilità delle immagini.

Tra i suoi progetti più noti ci sono:

  • Fauna (1987), in collaborazione con Pere Formiguera, un falso archivio zoologico che documenta animali mai esistiti, con tanto di schede scientifiche e reperti fotografici;

  • Sputnik (1997), la storia inventata di un cosmonauta sovietico scomparso nello spazio, raccontata con fotografie, oggetti e documenti;

  • Googlegramas (2005), mosaici digitali realizzati con migliaia di immagini trovate in rete, riflessione sull’eccesso visivo e la cultura digitale.

Parallelamente alla produzione artistica, Fontcuberta è anche un teorico e saggista di riferimento: i suoi libri, come Il bacio di Giuda. Fotografia e verità (1997) o La furia delle immagini. Note sulla postfotografia (2016), hanno contribuito a ridefinire il pensiero critico contemporaneo sulla fotografia, in particolare nell’era digitale e postfotografica.

Visionario e ironico, Fontcuberta ha fatto della finzione un linguaggio per rivelare la verità nascosta: che ogni immagine è costruzione, interpretazione, negoziazione di senso. Le sue opere sono conservate in musei come il MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid.

Oggi il suo lavoro resta centrale per comprendere come le immagini, tra analogico e digitale, non siano mai specchi neutrali della realtà, ma strumenti di potere, invenzione e conoscenza.

Fonti:

Joan Fontcuberta, Il bacio di Giuda. Fotografia e verità (Torino: Einaudi, 1997).

Joan Fontcuberta, La furia delle immagini. Note sulla postfotografia (Torino: Einaudi, 2010).

Joan Fontcuberta, La camera di Pandora. Fotografia dopo la fotografia (Milano: Contrasto, 2012).

Joan Fontcuberta e Pere Formiguera, Fauna (Barcelona: Editorial Gustavo Gili, 1987).

Joan Fontcuberta, Sputnik. The odyssey of the Soyuz II (Göttingen: Steidl, 1997).

Geoffrey Batchen, Each Wild Idea: Writing, Photography, History (Cambridge, MA: MIT Press, 2009).

David Campany, A Handful of Dust: From the Cosmic to the Domestic (London: MACK, 2018).

Centre Pompidou, Joan Fontcuberta, in Collections, consultato su https://www.centrepompidou.fr.

Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Joan Fontcuberta, in Colecciones, consultato su https://www.museoreinasofia.es.

The Museum of Modern Art (MoMA), Joan Fontcuberta, in Collection Online, consultato su https://www.moma.org.

 

Le fotografie sono state prese dal web e utilizzate esclusivamente a fini formativi.

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