Eikoh Hosoe

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Eikoh Hosoe (n. 1933, Yonezawa, Prefettura di Yamagata) è uno dei più influenti fotografi giapponesi del dopoguerra. Il suo lavoro si distingue per un approccio profondamente artistico, in cui la fotografia diventa un mezzo per esplorare temi universali come il corpo, la morte, la sessualità e il mito. Hosoe è noto per la sua capacità di fondere fotografia, teatro e letteratura, creando opere potenti e cariche di simbolismo.

 

 

 

Eikoh Hosoe, nato Toshihiro Hosoe, cambiò il suo nome in “Eikoh” negli anni ’50, scegliendolo come simbolo di rinascita culturale per il Giappone del dopoguerra. In giovane età, fu testimone delle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale, un’esperienza che influenzò profondamente la sua visione artistica. Si formò presso la Tokyo College of Photography, dove sviluppò un forte interesse per le avanguardie artistiche e i movimenti culturali internazionali. Durante questo periodo, Hosoe si avvicinò a figure chiave della scena culturale giapponese, tra cui Yukio Mishima e Tatsumi Hijikata, con cui avrebbe collaborato in progetti fotografici iconici.

L’opera di Hosoe è caratterizzata da un’estetica surreale e drammatica, che si allontana dalla fotografia documentaria per abbracciare un linguaggio visivo altamente simbolico. Le sue immagini spesso sfidano la realtà, creando un universo onirico e poetico.

Hosoe usa il corpo umano come un campo di esplorazione visiva e concettuale, simbolo delle tensioni tra eros e thanatos (vita e morte).

Influenzato dalla danza Butoh e dal teatro, le sue fotografie presentano composizioni coreografiche che amplificano l’intensità emotiva e il significato simbolico delle sue immagini.

Il suo bianco e nero accentuato crea immagini potenti, dove ombre e luci dialogano per enfatizzare la tensione drammatica.

Le sue serie più importanti sono:

  • “Barakei” (La casa della rosa distrutta, 1963)
  • “Kamaitachi” (1969). Questo progetto, realizzato con il danzatore Butoh Tatsumi Hijikata, rappresenta una delle più potenti esplorazioni visive di Hosoe. Ispirato alla leggenda giapponese del kamaitachi (spirito del vento), Hosoe utilizza il paesaggio rurale del nord del Giappone come palcoscenico per una serie di immagini surreali e inquietanti. Le fotografie catturano Hijikata in pose drammatiche e rituali, esplorando il legame tra corpo, natura e mito.
  • “Embrace” (1971). In questa serie, Hosoe esplora la sensualità e la relazione intima tra due corpi umani. Le immagini, caratterizzate da primi piani intensi e dettagli tattili, celebrano la bellezza del contatto fisico e il potere simbolico dell’abbraccio.

Il legame con il movimento Provoke

Pur non essendo un membro ufficiale del collettivo Provoke, Hosoe ne condivise l’energia e il desiderio di rinnovamento della fotografia giapponese. Come gli artisti del movimento, egli cercava di rompere con le convenzioni visive e di utilizzare la fotografia come un mezzo per esplorare le complessità emotive e sociali.

 

 

Fonti:

Wikipedia 
https://en.wikipedia.org/wiki/Eikoh_Hosoe

The Museum of Modern Art (MoMA)
https://www.moma.org/artists/2690

“Barakei (The Rite of the Rose)” – Aperture Foundation
https://aperture.org/editorial/eikoh-hosoe-barakei/

 Tate Modern
https://www.tate.org.uk/art/artworks/hosoe-kamaitachi-t07601

The Japan Foundation
https://www.jpf.go.jp/e/culture/exhibit/ (ricerca su Hosoe e Butoh)

The Japan Times
https://www.japantimes.co.jp/culture/2016/06/18/arts/photography-provoke-movement-rebellion/

Tate Gallery
https://www.tate.org.uk/art/artists/eikoh-hosoe-31288

Le fotografie sono state prese dal web e utilizzate esclusivamente a fini formativi.

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