Lieko Shiga

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Lieko Shiga è una delle fotografe giapponesi più innovative e concettualmente potenti della sua generazione. Nata nel 1980 a Aichi, Giappone, Shiga ha sviluppato una pratica artistica che combina fotografia, performance, e narrazione per esplorare temi profondi come la memoria, il trauma, la spiritualità e il rapporto tra umanità e natura. Le sue opere sono visivamente enigmatiche, spesso immerse in un’atmosfera onirica e inquietante, a tratti surreale. Scene ordinarie vengono trasformate in visioni inquietanti attraverso l’uso di colori saturi, luci drammatiche, e composizioni stranianti. Questo stile unico crea un senso di ambiguità che sfida la percezione dello spettatore.

 

 

 

Un aspetto distintivo della pratica di Shiga è la sua immersione nelle comunità locali e nei luoghi in cui lavora. Un esempio chiave è il progetto “Rasen Kaigan” (Spiral Shoreline), sviluppato durante il suo soggiorno nel villaggio costiero di Kitakama, nella prefettura di Miyagi. Qui, ha vissuto a stretto contatto con gli abitanti, documentando le loro storie e la devastazione causata dal terremoto e dallo tsunami del 2011. Le immagini risultanti sono allo stesso tempo intime e universali, evocando il potere distruttivo della natura e la resilienza dell’umanità.

I suoi progetti principali sono:

  • “Lilly” (2007): una serie caratterizzata da immagini enigmatiche che mescolano il quotidiano con il surreale, esplorando temi di femminilità, trasformazione e introspezione.
  • “Rasen Kaigan” (2013) forse il suo lavoro più noto, questo progetto racconta la vita e le storie del villaggio di Kitakama prima e dopo il disastro del 2011. Le immagini, che fondono documentario e visione artistica, sono intrise di dolore, bellezza e spiritualità.
  • “Canary” (2007) questa serie esplora i limiti dell’identità e della percezione attraverso un linguaggio visivo oscuro e magnetico, in cui la figura umana appare spesso isolata in paesaggi astratti o minacciosi.

Lieko Shiga utilizza la fotografia non solo come mezzo di registrazione, ma come strumento per creare mondi immaginari che mettono in discussione la realtà. I suoi lavori affrontano questioni esistenziali e universali, spingendo lo spettatore a riflettere sul proprio rapporto con il mondo e con il tempo. La sua abilità di intrecciare storie personali con elementi simbolici e mitologici rende le sue opere straordinariamente potenti. Shiga è stata riconosciuta a livello internazionale per la sua originalità e la profondità concettuale del suo lavoro. Ha esposto in musei e gallerie di tutto il mondo, contribuendo a ridefinire il ruolo della fotografia contemporanea come mezzo espressivo e narrativo.

 

Fonti:

Foam Magazine

https://www.foam.org

Aperture Foundation

Sito: https://aperture.org

ArtAsiaPacific

Tokyo Photographic Art Museum (TOP Museum)

Sito: https://topmuseum.jp

Libro “Rasen Kaigan” (2013), pubblicato da Akaaka Art Publishing

Japan Foundation

Cataloghi di mostre : Aichi Triennale e Yokohama Triennale.

Le fotografie sono state prese dal web e utilizzate esclusivamente a fini formativi.

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